Casa delle due scale
Studio di progettazione – Studio Alami
Responsabili di progetto – Fabiano Spano
Team di progetto – Valentina Marta Rubrichi, Mirko Nicolardi, Cristina Petrachi, Francesco Saverio Matarazzi, Michele Martina
Tipologia – Ristrutturazione
Impresa costruttrice – Negro Costruzioni
Durata cantiere – 2014-2017
Luogo – Minervino di Lecce, Lecce
Fotografia – Alice Fiorilli
Un paesino del basso Salento a tre chilometri dal mare, è qui che hanno scelto di vivere Pino e Christine dopo aver trascorso gran parte della loro vita a Milano. La casa, che hanno acquistato ed in cui hanno vissuto per 10 anni prima del nostro intervento di ristrutturazione, si articolava secondo la convenzionale configurazione delle case salentine dei primi del ‘900. Il nucleo più antico è composto da ampie stanze voltate che si susseguono, senza interruzione, e dal tipico fronte su strada, spazio d’ingresso caratterizzato dalla presenza di due scale in pietra di accesso al lastricato solare. A questo si somma un corpo di fabbrica più recente con solaio piano e nel cortile un terzo nucleo, di dimensioni minori; il tutto è collegato creando un’unica grande abitazione destinata alla vita quotidiana dei suoi due abitanti e dei loro ospiti.
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La scelta di intervenire e di migliorare la vivibilità del fabbricato esistente sposano il desiderio della committenza di mantenere una forte connotazione di “casa tradizionale”, aumentando al contempo il grado di privacy e comfort degli ambienti interni, portando maggiore quantità di luce negli stessi. Sono i colori e i materiali a giocare un ruolo fondamentale nell’aumento della luminosità: il pavimento in graniglia con finitura lucida, realizzato in opera secondo le tecniche della tradizione locale, riflette la luce e la diffonde con toni di rosa e di verde. La cucina, ricavata in un precedente spazio di sgombro, risulta vivace ed armonica, grazie all’uso di colori complementari, ravvivati dalla luce zenitale di un lucernario realizzato nel solaio piano. La sala da pranzo diventa spazio fluido, di snodo tra i vari ambienti, fulcro funzionale e momento cardine nella vita quotidiana, da cui osservare il cortile da un lato, l’ortale dall’altro, in continuità tra interno ed esterno. Il progetto di ristrutturazione si è posto l’obiettivo di dare ordine agli spazi e al loro succedersi, come in una galleria d’arte con superfici dai colori tenui, dove le opere degli abitanti e dei loro amici raccontano di personalità acute, esuberanti ed accoglienti.