A-GRID – Agrivoltaics and landscape
Progettista capogruppo – arch. Fabiano Spano
Team di design – arch. Susanna Tundo, ing. Riccardo La Magna, ing. 3+progetti srl, ing. Fernando Apollonio, arch. Leonidas Paterakis, arch. Chiara Costanzo, arch. Gaetano Fornarelli
Team di ricerca e sviluppo – arch Fabiano Spano, ing. Berardo Matalucci, studio agronomico Ruralia, ing. Clara Bondi studio Transsolar
Team di business e comunicazione – arch. Valentina Marta Rubrichi, avv. Valentina Stamerra, dott. Matteo Zucca gruppo Lexis, dott. Giampiero Cardone, Free Jungle agenzia di comunicazione
Team iter autorizzativo – dott. Caterina Stasi, paes. Gabriele Fanuli
Concorso – L’agrivoltaico per l’arca di Noè – Paesaggi fotovoltaici del riso CONCORSO INTERNAZIONALE Per la progettazione del giardino agrivoltaico presso NeoruraleHub
Risultato – Primo premio
Anno – 2022
Luogo – Località Cascina Darsena – Giussago, (PAVIA)
Alami Group è un team di professionisti con provata esperienza nell’ambito della progettazione architettonica, paesaggistica ed efficienza energetica. In virtù di queste competenze si inserisce sul mercato con la peculiarità di competenze traversali, in grado di affrontare progetti complessi, che necessitano di multidisciplinarietà. I progetti nell’ambito dell’agrivoltaico rappresentano bene questa caratteristica. Per questo motivo il team si è aggiudicato il primo premio nel concorso sull’agrivoltaico sostenibile “Agrivoltaics for noah’s ark” bandito da Neorurale hub, con ENEA, Inarch e il supporto di MITE, MIPAAF , Regione Lombardia.L’agrivoltaico rappresenta una delle modalità più importanti di installazione di energie rinnovabili negli anni a venire. Infatti nel solo 2022 le richieste di autorizzazione VIA nazionali di agrivoltaico hanno superato quelle del fotovoltaico semplice, a dimostrazione di un interesse enorme del mercato verso questa forma di produzione di energia integrata con l’agricoltura.
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Alami Group è un team di professionisti con provata esperienza nell’ambito della progettazione architettonica, paesaggistica ed efficienza energetica. In virtù di queste competenze si inserisce sul mercato con la peculiarità di competenze traversali, in grado di affrontare progetti complessi, che necessitano di multidisciplinarietà. I progetti nell’ambito dell’agrivoltaico rappresentano bene questa caratteristica. Per questo motivo il team si è aggiudicato il primo premio nel concorso sull’agrivoltaico sostenibile “Agrivoltaics for noah’s ark” bandito da Neorurale hub, con ENEA, Inarch e il supporto di MITE, MIPAAF , Regione Lombardia. L’agrivoltaico rappresenta una delle modalità più importanti di installazione di energie rinnovabili negli anni a venire. Infatti nel solo 2022 le richieste di autorizzazione VIA nazionali di agrivoltaico hanno superato quelle del fotovoltaico semplice, a dimostrazione di un interesse enorme del mercato verso questa forma di produzione di energia integrata con l’agricoltura. Ciò detto la nostra attività si distingue da quella dei competitor proprio per l’attenzione alla componente agricola e paesaggistica dei nostri progetti. L’obiettivo finale è sviluppare forme di produzione di energia fortemente integrate che porteranno il progetto a un potenziale di penetrazione nel mercato molto elevato . StudioAlami, il 27 settembre del 2022 si è aggiudicato, con il progetto A-Grid Agrivoltaics and Landscape, il primo premio per il “miglior giardino agrivoltaico”. L’agrivoltaico per l’arca di Noè – Paesaggi fotovoltaici del riso promosso a marzo del 2022 da ENEA, NeoruraleHub, Istituto Nazionale di Architettura (IN/Arch), ETA Florence Renewable Energies e dall’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (AIAPP). Il concorso aveva un duplice obiettivo: – realizzare un sistema agrivoltaico della taglia orientativa di minimo 1MWp e max 3 MWp su un’area complessiva di 8 ettari, che fosse adatto ad integrarsi con la coltivazione del riso. In questo senso, quindi, il progetto avrebbe dovuto operare quelle scelte spaziali e tecnologiche che consentano una sinergia tra fotovoltaico e risaia (irradiazione ottimale sulla superficie di coltura e possibilità di impiegare attrezzatura agricola); – progettare il sistema agrivoltaico come una parte del paesaggio mettendo in relazione il segno costituito dal sistema agrivoltaico con la trama strutturale e semantica del paesaggio stesso, e nello stesso tempo pensare in maniera sistemica l’ecosistema locale di cui è parte, anche alla ricerca di un miglioramento delle qualità ecosistemiche del sito di intervento. La giuria, consegnandoci il Primo premio, dichiara di “aver apprezzato l’aspetto innovativo e creativo del progetto in grado di stimolare l’immaginazione del pubblico. Il progetto stupisce, è audace e leggero, la soluzione creativa risponde perfettamente ai criteri espressi dal bando andando a coniugare le istanze: naturalistico/ambientali, ricreativo/sociali e produttive. È stata apprezzata l’analisi profonda, proiettata nel futuro, relativa alla coltura del riso e allo studio delle ombre”. E’ grazie alla partecipazione a questo concorso che nasce l’idea di progetto innovativa e la decisione di proteggerla con la domanda di brevetto. Il primo passo è stato quello di analizzare lo stato dell’arte dei sistemi costruttivi disponibili nel campo dell’agrivoltaico, capirne i limiti e scegliere una tipologia costruttiva che potesse superarli. La nostra scelta è ricaduta sulle tensostrutture perché hanno un grande potenziale di sviluppo e di definizione di geometrie integrate nel paesaggio e permettono una maggior distanza tra I supporti verticali e minor ingombro al suolo. Dopo aver individuato la tipologia più idonea siamo andati ad evidenziarne le migliorie rispetto ai sistemi in commercio: 1. utilizzo di materiali leggeri nella parte sospesa da terra; 2. ridotto impatto visivo della struttura di supporto; 3. geometrie catenarie, con migliore integrazione nel paesaggio; 4. minor uso di materiali e impatto ambientale ridotto; 5. geometria adattabile al sito di progetto; 6. maggior distanza tra i supporti e minor numero di pilastri; 7. minore occupazione di suolo e maggior superficie dedicabile alle colture; 8. minor interferenza con le attività agricole; 9. integrabilità con agrotessili;10. integrabilità con sistemi di precision farming. Il secondo passo è stato quello di analizzare il modo attuale di fare agricoltura ed è emerso che nell’epoca del cambiamento climatico viene fatto largo uso di sistemi di protezione delle colture da diversi fattori ed eventi estremi (pioggia, grandine, insetti, radiazione solare, vento, …) pertanto sempre più spesso i paesaggi agricoli sono popolati da agrotessili a protezione delle colture stesse. Il progetto è stato pensato per sperimentare una risposta possibile alla drammatica situazione provocata dal cambiamento climatico. Per fare ciò abbiamo redatto uno studio climatico simulato dello scenario climatico da qui a 30 anni.Il centro del sistema è la struttura di copertura tensile, che permette l’implementazione di differenti funzioni accessorie.L’obiettivo è di mitigare l’impatto delle condizioni meteo estreme e di dare l’opportunità di coltivare anche in queste condizioni estreme. L’obiettivo di valorizzazione del brevetto è quello di: – portare avanti le fasi successive di ricerca e sviluppo dello stesso, nello specifico sviluppare una matrice di calcolo ci permetta di mappare la produttività dei pannelli a differente orientamento al fine di immaginare che il sistema a canopea possa essere idoneo sia alla produzione da fotovoltaico che alle differenti tipologie di agrotessile; – studiare un modello che permetta di integrare tutte queste funzioni in un’unica geometria, creando un manufatto di grande impatto visivo, che ben si integra nel paesaggio; – rendere realizzabile un prototipo per poi studiare il comportamento di diversi tipi di colture in relazione all’agrivoltaico, così da definire i sistemi colturali più promettenti per futuri sviluppi. RIASSUNTO Alami Group è un’azienda che si distingue per la sua capacità di unire competenze diverse, come l’architettura, il paesaggio e l’efficienza energetica. Questa multidisciplinarietà li ha portati a eccellere nel campo dell’agrivoltaico, un settore in forte crescita che combina la produzione di energia solare con l’agricoltura. Il progetto vincente: L’azienda ha ottenuto un importante riconoscimento per il suo progetto A-Grid Agrivoltaics and Landscape, che ha vinto il primo premio al concorso “Agrivoltaics for Noah’s Ark”. Questo progetto innovativo si basa sull’utilizzo di tensostrutture per creare sistemi agrivoltaici che si integrano perfettamente nel paesaggio e offrono numerosi vantaggi: Flessibilità: Le tensostrutture permettono di creare strutture adattabili a diverse condizioni ambientali e paesaggistiche. Minor impatto ambientale: Utilizzano meno materiali e hanno un impatto visivo ridotto rispetto ai sistemi tradizionali. Maggiore superficie coltivabile: Garantiscono una maggiore distanza tra i supporti, lasciando più spazio alle colture. Protezione delle colture: Possono essere integrate con agrotessili per proteggere le piante da condizioni climatiche estreme. Obiettivi futuri: Alami Group intende continuare a sviluppare il proprio brevetto per: Ottimizzare la produzione energetica: Studiare la produttività dei pannelli a diverse orientazioni e integrare diverse funzioni in un’unica struttura. Favorire la ricerca agricola: Realizzare un prototipo per testare diverse colture e definire i sistemi colturali più adatti all’agrivoltaico. Creare un impatto visivo positivo: Progettare strutture che si integrino armoniosamente nel paesaggio. https://www.sustainablephotovoltaiclandscapes.com
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